Italy

In tutto il mondo cristiano - anche in Italia - è la stessa cosa: i cappellani militari accompagnano i soldati in guerra. Li vogliono aiutare e stargli accanto. In questo modo, consapevolmente, o inconsapevolmente, sostengono la guerra. Vengono pagati dalle forze armate. Indossano abiti militari. Si muovono in veicoli militari. Pensano e parlano come i soldati. La cappellania militare non è altro che un ingranaggio nella grande macchina militare. La chiesa però dovrebbe seguire Gesù Cristo, che ha vissuto e insegnato la nonviolenza. La chiesa non può e non deve sostenere la guerra!


Ordinariato militare: su Wikipedia. Sito dell'Ordinariato Militare.
Due Foto: Soldati pellegrinaggio a Lourdes


Chiesa Mondiale contro la violenza!
Chiesa Mondiale contro militari!

Contatto per l'Italia: Antonia Sani, Presidente dell'Associazione Italia,
Womens International League for Peace and Freedom
antonia.sani@alice.it


Don Lorenzo Milani e i cappellani militari

Nel 1965, alcuni cappellani militari definirono l'obiezione di coscienza come "espressione di viltà ... estranea al comandamento cristiano dell'amore". Nel loro appello implorarono "che abbia termine, finalmente, in nome di Dio, ogni discriminazione e ogni divisione di parte di fronte ai soldati di tutti i fronti e di tutte le divise, che morendo si sono sacrificati per il sacro ideale della Patria".
Contro di loro si elevò la voce di un parroco di campagna, al contempo maestro elementare, che insegnava e viveva con i suoi alunni. Si rivolse ai teologi in una lettera aperta, che fu pubblicata integralmente solo da "Rinascita", in cui scrisse:

"Se voi però avete diritto di dividere il mondo in italiani e stranieri allora vi dirò che, nel vostro senso, io non ho Patria e reclamo il diritto di dividere il mondo in diseredati e oppressi da un lato, privilegiati e oppressori dall'altro. Gli uni son la mia Patria, gli altri i miei stranieri. E se voi avete il diritto, senza essere richiamati dalla Curia, di insegnare che italiani e stranieri possono lecitamente anzi eroicamente squartarsi a vicenda, allora io reclamo il diritto di dire che anche i poveri possono e debbono combattere i ricchi. E almeno nella scelta dei mezzi sono migliore di voi: le armi che voi approvate sono orribili macchine per uccidere, mutilare, distruggere, far orfani e vedove. Le uniche armi che approvo io sono nobili e incruente: lo sciopero e il voto."

In poche parole ha riassunto ciò che per noi significa essere cristiani. Un contenuto che oggi è più attuale che mai: abbiamo bisogno di essere solidali con chi soffre e con gli emarginati. Dobbiamo combattere l'aggressione e la guerra. Dobbiamo costruire una società civile in cui i cittadini abbiano la possibilità di determinare la propria vita, vivendo in pace e in eguaglianza sociale.


Uno sguardo oltrefrontiera. Come sono inquadrati i cappelani militari in Germania?

In Germania ci sono circa cento cappellani militari protestanti e cento cattoIici. Questi sono distaccati dalle loro chiese per sei o sette anni. Loro fanno il giuramento in qualita di dipendenti deI sistema militare e lo diventano per quegli anni. Durante questo periodo, sono sottoposti all' organizzazione del ministero della Difesa. Ricevono un ufficio in una caserma e si servono di mezzi di trasporto militari. Sono pagati dal sistema militare e ricevono un soldato come assistente. All' esterno indossano una divisa militare, che portano anche sulle navi da guerra.

I cappellani rnilitari tedeschi sono orgogliosi di non essere parte della gerarchia militare perché non hanno nessun grado di servizio, anche se sono pagati come i generali superiori e trattati nel medesimo modo. Il compenso dei cappellani che lavorano presso il sisterna militare e, quindi, maggiore rispetto a quello di un parroco. I cappellani militari tedeschi sono fieri della loro indipendenza dal sistema militare. Vogliono solo accompagnare, benedire e consolare i soldati.
Spesso, però, diventano velocemente parte del sistema. Parlano e pensano ben presto come ufficiali.

Parlano di interventi umanitari, di responsabilita, di protezione e di impegno di alleanze. Con questi argomenti giustifieano gli interventi di guerra. In questo modo i cappellani militari legittimano e eonsolidano il sistema militare e insieme la guerra.
 
Così, facilmente, un soldato pensa: "Se un cappellano ci accompagna, può essere che quello che noi compiamo qui all' estero non sia poi cosi grave".

E cosi i cappellani militari si trovano dinanzi a un dilemma: in che modo si diventa colpevoli, se si interviene o se non si interviene? Eppure Gesu non ha mai posto alcun dilemma simile. Gesu ha predicato forme di resistenza nonviolenta. Lui è stato la vittima della politica di potenza dei romani. Dei soldati, che l'hanno legato sulla croce. E i cristiani dei primi secoli ne erano coscienti. Hanno rifiutato il sistema militare.

Così come hanno fatto i Padri della Chiesa. Solo apartire dall'Imperatore Costantino (IV sec.) sistema militare e Chiesa collaborano.

Questa "prigione costantiniana"deve avere una fine! La Chiesa deve ritornare alla nonviolenza dei primi secoli!

Dal 2012, in Germania, esiste I´ ''iniziativa ecumenica per l'abolizione della cura d'anime nel sistema milltare" . L' associazionismo per la pace tedeseo, il movimento per la riconeiliazione e altre iniziative seguono attentamente questa proposta.

Noi chiediamo una eura d'anime dei soldati pagata e organizzata dalla Chiesa.  Una cura d' anime dei soldati che si orienta al diseorso della Montagna e ehe fa appello all' obiezione al servizio di guerra.

Viene versato tanto denaro per sostenere il sistema militare. Questo denaro dovrebbe essere investito in modo che abbia piu senso. Dovrebbe essere destinato a organizzazioni ehe prevengono i eonflitti internazionali e li affrontano in modo nonviolento.

In tutto il mondo ci sono 35 ordinariati militari cattolici. Questi hanno la funzione di direzione della cura d'anime dei militari. Una lista dei responsabili protestanti e ortodossi per i militari e in preparazione. Sicuramente in tutto il mondo avviene piu ù meno la stessa cosa: i cappellani militari sono assunti dal sisterna militare e lavorano per questo. In tal modo, la Chiesa consolida e legittima il sistema militare e nel contempo la guerra.

Nelmese di agosto 2014 sarà fondata, a Costanza, la Rete ecumenica mondiale per l'abolizione della cura d'anime militare. L'incontro previsto per questa fondazione avraluogo amargine dei giubileo "100 anni dell' associazione internazionale per la Riconciliazione". E credo ehe bisognerebbe discutere il problema "Cura d'anime militare" anche nel Consiglio Ecumenico delle  Chiese (WCC).

MOSAICO DI PACE, novembre 2013, Traduzionc dal tedesco a cura di Gina Abbate e Chnstl Vink